Beba, in vena di giocare come si usava prima dell’era 2.0 è andata nel parco giochi della Subida. Ad accoglierla questo cartellone. =)
|
|||||
Beba, in vena di giocare come si usava prima dell’era 2.0 è andata nel parco giochi della Subida. Ad accoglierla questo cartellone. =) Beba dappertutto..la trovate anche sui cartoni di vino dell’azienda BLAZIC! Per ulteriori info sul azienda visitate il sito internet www.blazic.it !
Un fantastico tour di 8000 km, 18 giorni di viaggio attraverso l’Austria, la Germania, il Belgio, la Danimarca, l’Inghilterra: questa è la bellissima idea della Città di Grado, alla quale è stato reso partecipe il Collio. La vespa gialla di Collio in Vespa e il grande totem saranno esposti in tutte le soste, durante le quali si distribuiranno i dépliant di Cormons e S. Floriano, le brochures dell’ospitalità di Piccolo Collio e ovviamente assaggi dei nostri vini, grazie alla collaborazione di un nutrito gruppo di aziende e del Consorzio Vini Collio. Un grazie alla Città di Grado per l’opportunità dataci è stato espresso da Josko Sirk in occasione della cerimonia di partenza. Un buon inizio per un’auspicabile collaborazione tra Grado e il Collio.
La tour e iniziata con la prima tappa a Villacco, continuando per Graz e in breve raggiungerà Vienna.. per saperne di più visitate il sito ufficiale gradotour2011.it, dove trovate già le prime impressioni e le prime foto.
A.I.S. Associazione Italiana Sommelier -LA SELEZIONE DELLE “ELEZIONI”Interessante la selezione dei vini che è stata proposta come evento parallelo alla giornata che si è tenuta a Genova per eleggere il consiglio nazionale dell’AIS il 27 ottobre 2010. Dalle finestre del Columbus Hotel, vicino allo scalo traghetti, lo sguardo spaziava sul porto; il bicchiere in mano e si girava per i numerosi punti di assaggio, dove erano presenti molti interessanti vini provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Vi propongo una personale selezione.
KEBER RENATO (Zegla Cormons GO)
DOC Collio Ribolla gialla 2006, Extreme. Azzeccato il nome di questo vino, frutto di una macerazione prolungata di uve notoriamente difficili da trattare per farle esprimere al meglio. Il colore giallo intenso prelude a una complessità e intensità grandiose: con difficoltà si riesce a staccare il naso dal bicchiere e dai profumi di frutta candita ed erbe aromatiche. In bocca è abb morbido, fresco, sapido; nel complesso abb fine, persistente e semplicemente stupendo. Dal sito www.aisliguria.it DEGUSTAZIONI:VERTICALE di ATHENA Roberto PICECH (Cormons GO) Athena è un nome, Athena è una figlia, Athena è un vino e Roberto Picech, il padre. 2008: Colore intenso, vivo giallo paglierino, consistente, fine e complesso al naso, albicocche mature, erbe aromatiche e vaniglia. Un vino elegante e di corpo, caldo, abb morbido, con una suadente freschezza e una nota sapida spiccata. Nel complesso persistente, abb armonico e avvolgente. W/WW 2007: Come oro liquido entra nel bicchiere con consistenza; elegante da subito, sprigiona sentori di frutta matura, fiori bianchi, timo e mollica di pane. In bocca è avvolgente, vellutato e fresco. La nota minerale e il lontano finale di mandorla gli dona eleganza superlativa. WW 2006: Quasi non si avverte l’evoluzione, come se il vino fosse rimasto sospeso in un limbo di profumi e piacevolezza. Colpisce soprattutto la freschezza giovanile che ancora conserva nei profumi, nel suo incedere in bocca e nel piacere che regala. WW 2005: Mela cotta a lungo e marmellata di cachi, note di erba tagliata e spezie dolci. Buona evoluzione con leggero squilibrio del vino verso le morbidezze dell’alcool e delle sostanze polifenoli che. Conserva nonostante tutto una viva vena di acidità, come un guizzo di vitalità in un bel corpo maturo. Piacevolissimo.W Nel complesso: il 2007 è quello che è piaciuto più di tutti gli altri, decisamente intrigante e grandioso, un vino che ora dona piacevolezza e che sarà sicuramente capace di donarla a lungo. Il 2006, annata differente presenta una buona evoluzione e si mantiene pronto e giovane, consolidando la sostanza del prodotto, il 2005 fa sentire la sua evoluzione regalando ancora perle di estrema gioia. IN GIRO PER IL COLLIOTerra interessante, assolutamente da visitare! il Collio inizia con le prime colline del monte Quarin e di Pradis, subito dietro Cormons, che adagiata ai suoi piedi appare, vista dall’alto, circondata da un paesaggio variegato. CARLO di PRADIS DOC Collio 2009 DOC Collio 2009 DOC Collio 2009 DOC Collio 2009 DOC Friuli Isonzo 2009 DOC Collio 2008 Doc Collio 2004 EDI KEBER DOC Collio 2009 DOC Collio 2008 DOC Collio 2004 BLAZIC FRANCO DOC Collio 2009 KLINEC (Medana SLO) Malvazja 2007 Pinot Gris 2007 Rosso 2006 (merlot 60, Cabernet S 30, Cabernet F 10) RADIKON IGT Venezia Giulia IGT Venezia Giulia 2005 IGT Venezia Giulia RONCUS POLENCIC ALDO DEGUSTAZIONE all’ENOTECA di CORMONSIn una sala affollatissima, dopo una piacevole merenda a base di prosciutto e formaggio, c’è stata la presentazione di 4 vini cui è seguito un interessante e vivace dibattito. Erano presenti i produttori che hanno illustrato non solo la filosofia aziendale, ma anche espresso la consapevolezza di scelte comuni nella vinificazione e nell’identificazione dei vitigni più rappresentativi del Collio. E’ emersa chiaramente la consapevolezza che solo creando un’identità comune si ottiene la salvaguardia della tipicità del territorio. Essi vivono dentro il territorio e dentro le tradizioni agricole, esprimono tutte le difficoltà e tutte le tentazioni a cedere a una maggior produttività a scapito della qualità, ma per loro la propria terra e il proprio lavoro costituisco valori da difendere e proporre. Particolarmente interessante è la collaborazione tra i produttori e la volontà di esprimere il loro terroir culturale collaborando assieme nella ricerca della qualità più che della quantità delle uve, e contribuendo a creare un’immagine che sia aggregante e comunicativa: un colore, un disegno, un’etichetta, una bottiglia… perche tutto è Collio. DRIUS VOSCA TOROS RENZO SGUBIN EDI KEBER Di Beppe Marini, dal sito bibendiarium.altervista.org/
In attesa del Kries, falò di S. Giovanni, torna la Cena sul prato che inaugura la bella stagione. i ristoranti di questa edizione: partecipano inoltre: accompagnamento musicale a cura del gruppo vocale Snežet info e prenotazioni: * * * Medtem ko pričakujemo kres sv. Ivana, vabimo vas na Večerjo na travniku, s katero odpiramo letno sezono. Letos sodelujejo: sodelovali bodo tudi: Za glasbeno kuliso bo skrbela skupina Snežet iz Tolmina Informacije in rezervacije: Il rosso più importante di casa Picech ha cambiato veste, con l’aiuto di Maurizio Armellin il vino Collio Rosso Riserva 2008 da oggi diventa Ruben.
Collio Riserva Ruben 2008Denominazione d’Origine ControllataUvaggio di Merlot e Cabernet Sauvignon
Come un rubino. Passione, Calore, Armonia. La forza della vita.
Dedicato a nostro figlio Ruben Picech
Tipo di vino: Rosso Ettari coltivati: 1,00 Anno d’impianto: 1966, 1993, 1997 Resa per ettaro: 60 q.li Tipologia del terreno: marne ed arenaria (“Ponka”) Sistema d’allevamento: guyot Densità d’impianto: 3.500 / 5.500 piante per ettaro Epoca di vendemmia: inizio ottobre 2008 Vinificazione: diraspato e macerato per 40 giorni con ripetuti rimontaggi giornalieri. In seguito il vino viene affinato in tonneau per 30 mesi. Assemblato poi in botte grande, ci permane fino all’epoca d’imbottigliamento. Epoca d’imbottigliamento: fine maggio 2011 Gradazione alcolica: 14,5% vol. Acidità totale: 4,80 Temperatura di servizio: 16/18 gradi N.° di bottiglie prodotte: 3.000 da 0,75 lt – 300 magnum Confezioni: cartoni da 6 bottiglie, confezione singola di magnum Inizio vendite: giugno 2011
Tre parole per iniziare a parlare di questa cantina, di questi vini e di chi con passione coltiva queste vigne: competizione, ruspante e Piccolo Collio.Competizione: quando siamo andati a trovare Marco Perco, titolare e anima dell’azienda Roncus, egli ha voluto portarci a vedere le sue vigne, che sono anche attorno alla casa, in centro a Capriva del Friuli (GO).
Sono soprattutto tra le colline, in mezzo ai boschi, al termine di stradine che per arrivarci devi avere esperienza e conoscenza e che neanche il TomTom individua, vigne poste lungo le pendici dei ronchi (colline) ed esposti al sole di questa primavera calda di giorno e fredda di notte. E asciutta. Ecco ci arriviamo alla ”competizione”. Marco ci tiene a farmi vedere le sue vigne e, quando ci troviamo di fronte a due vigneti a destra e sinistra mi spiega: “ quel vigneto non è mio, vedi il colore giallognolo dell’erba? È stato messo diserbante, cosa che io non faccio mai, e vedi il mio vigneto? L’erba è tagliata, a mano riga per riga filare per filare, come si faceva una volta e come si deve fare.” Io guardo e vedo che, ovviamente, l’erba cresce attorno al piede della vite, dove non si può intervenire con la falce e chiedo: -“Ma l’erba non porta via acqua? Non ruba nutrimento alla pianta?” – Ed ecco la risposta: “E’ la competizione, tra le piante, è la natura.”
Ecco questo mi ha colpito, il rispetto per la natura e le sue leggi, che ci sono da sempre, da prima del biologico, da prima delle certificazioni e da prima delle regole e regolette che l’uomo cerca di imporre ed imporsi: la natura che bagna e asciuga, che porta il vento e la pioggia, che rinfresca e scalda e crea questo microclima stupendo fatto di marna (ponca) che si sbriciola al tatto ed al sole, di acacie dai fiori bianchi, di una ghiandaia che vola di palo in palo e del silenzio di queste parti vicine al centro abitato e lontane dal mondo: dovreste vederle queste belle zone.
Poi c’è il Piccolo Collio. Il Piccolo Collio, ne abbiamo già parlato, è una associazioni di produttori e gestori di ospitalità di questa zona, piccola ma stupenda, che vogliono promuovere le eccellenza del territorio, che non è solo vino, ma anche salumi, formaggi, pane, carne, confetture, miele, camere, B&B e agriturismi, e vogliono invogliare il turista, vicino e lontano, a venire a vedere e toccare con mano quel che qui è stato fatto e viene messo a disposizione. Si ritorna quindi nell’ottica del vedere e toccare e parlare e la visita nelle vigne dell’azienda Roncus rientra in questa filosofia: attraverso i miei occhi e le mie parole dieci, cento di voi spero siano stimolati ad andare a vedere e visitare. E assaggiare anche. Roncus è un toponimo che si trovava già nel vecchio catasto austriaco che da queste parti era imperante, e non solo il catasto…..
Passata poi attraverso le mani della Curia Vescovile di Gorizia, nel 1975 venne acquistata dagli allora mezzadri e nel 1980 inizio l’avventura vinicola, prima coi due ettari attorno e poi man mano con acquisti di vigneti nelle colline che stanno dietro Capriva, fino ad arrivare ai 10 ettari di oggi. Vengono coltivate soprattutto viti a bacca bianca: Sauvignon, Pinot Bianco, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla e Friulano, poco Merlot e poco Cabernet Franc. Per i vini bianchi vengono prodotti sia vini in purezza che lo stupendo uvaggio “Vecchie Vigne”, ricavato da uve con ceppi di oltre 40 anni, composto da Malvasia, Tocai Friulano e Ribolla Gialla e che esce sul mercato al 4° anno!!
Per i vini rossi solo un uvaggio chiamato “Val di Miez”, ed anche questo passa 18 mesi nel legno, poi altri 6 in acciaio e un annetto in bottiglia. Tra le 30 e le 40.000 le bottiglie prodotte ogni anno e le bottiglie sono molto belle: l’associazione Piccolo Collio le ha fatte fare con il marchio sul collo delle stesse e la loro forma, leggermente meno curvilinea, è elegante ed unica.
Tornando al vigneto e al rispetto delle tradizioni spieghiamo ora la terza parola:”ruspante”. Quando andiamo a parlare e vedere queste piccole aziende e cantine, ma anche quelle grandi sono molto interessanti, facciamo come le spugne: assorbiamo tutto quello che è possibile per cercare poi di restituirlo a chi ci legge; ecco ci è molto piaciuta la definizione di Marco Perco del suo vino.
“Esistono i polli industriali di allevamento, i polli biologici ed i polli di casa: i primi sono iper controllati e standardizzati nel gusto, i secondi sono sicuramente sani e genuini, ma solo il pollo di casa è ruspante e ti dà quel gusto unico e inimitabile: ecco il mio vino è così, ruspante”. Debbo dire che dalle parole ai fatti c’è continuità e contiguità: i vini sono davvero notevoli e molto piacevoli sia al naso che in bocca e sorprendenti per intensità, persistenza e ricchezza di bouquet. Piccola azienda, grande mercato: per un terzo locale friulano e veneto, un terzo tutta Italia grazie ad un distributore ramificato ed infine un terzo all’estero, grazie anche al passa parola e alle conoscenze; la crisi economica ed il calo dei consumi si avvertono ed essendo il vino un consumo voluttuario, ne soffre più di altri comparti, ma questo si supera con la passione e con il seguire il mercato più da vicino e, perché no, si supera anche grazie alle iniziative e alla promozione che Il Piccolo Collio fa ai suoi prodotti ed anche ai suoi associati.
La cantina è dotata anche di quattro appartamenti, per un alloggio agrituristico e che ospita sia turisti che gente che viene da queste parti a lavorare per brevi periodi; tutti dotati di salottino ed angolo cottura sono perfetti per piccole famiglie. I vigneti di “Roncus” sono prevalentemente vecchi, anche se la sostituzione graduale delle piante che soffrono o muoiono garantisce un ricambio lento e costante degli impianti; la caratteristica sua e quella di avere le coltivazioni in luoghi poco accessibili e sui pendi delle colline ancora naturali, o terrazzate dall’uomo e fa un po’ sorridere sentire che il nemico principale si chiama cinghiale.
Essere vicino ai boschi, ai tanti boschi della zona, rende unico il microclima, ma espone alle razzie di queste bestie che sono molto voraci e ultimamente si sono riprodotte in quantità: si spera in un deciso aumento dei salumi di cinghiale, ottimi con l’uvaggio rosso.
Autore: Livio Dal sito www.mondodelgusto.it
|
|||||
Copyright © 2024 Terre di Beba - All Rights Reserved Powered by WordPress & Atahualpa |
Commenti recenti