Un mix di sapori e profumi…La Via dei sapori

 

Da ITALIA A TAVOLA, luglio/agosto 2011, anno XXIII. , nr. 194

I prodotti Piccolo Collio – KAFER Die Zeitung

“Le prelibatezze della gastronomia Friulana scelte da Kafer”

Da Kafer, 2011/3

Briške rumene »vešpe« na New York Timesu – Primorski dnevnik

Da Primorski Dnevnik, 4.luglio.2011

Edi Keber su sito www.ilgiornaledelcibo.it

bottiglie di vino nella cantina Keber

I Vini Di Edi Keber A Zegla (go)

di Giuditta Lagonigro.

Edi Keber, viticoltore di Zegla, località del Collio a pochi metri dalla Brda slovena, è uno dei massimi esponenti di questo territorio; l’eccellente qualità dei suoi vini corre in parallelo con la vivacità del carattere vulcanico di questo contadino (tale si definisce), fucina di sempre nuove idee per la valorizzazione della sua terra, portatore sano di un grande entusiasmo con cui coinvolge tutti gli amici, produttori e non.

Edi KeberEdi Keber, in vigna, ha continuato il lavoro dei suoi genitori e dei suoi zii, con la stessa passione ed un grande amore per la vita semplice, a stretto contatto con la Natura, non mancando anche di allargare le sue iniziative alla promozione di manifestazioni culturali (ultima una mostra di quadri, itinerante per “cantine”…). Splendida la sua famiglia, Silvana, paziente e fidata consorte, la piccola Veronika ed il giovane Kristian, erede già autorevole. Proprio a Kristian chiediamo di parlarci dell’azienda.

kristian keber

Kristian Keber: L’azienda si estende su 10 ettari di vigneto, tutti in località Zegla, con un’ottimale esposizione verso sud.

Giuditta: qualche informazione sui vigneti.
Kristian Keber:
Il sistema di allevamento delle viti è del tipo Guyot, con una produzione di circa 1-1,5 kg per pianta e con una densità di impianto di 5000 ceppi per ettaro.

vigneto delle cantine keber

Giuditta: come vinificate?
Kristian Keber: La raccolta delle uve è rigorosamente manuale. La vinificazione è di tipo tradizionale. L’uva raccolta viene pressata a grappolo intero per preservare le ossidazioni in pigiatura, di seguito il mosto viene chiarificato e posto nelle celle in cemento dove avviene la fermentazione. In tali contenitori il vino si affina per 5 mesi. Una percentuale del 20% viene pure lavorata in contenitori di rovere da 4 ettolitri.

Giuditta: Il vostro prodotto di punta è stato, fino allo scorso anno, il Tocai (oggi Friulano), grande vino con un intrinseco ed inconfondibile gusto… Keber. Però, con dispiacere dei tanti estimatori, nel 2008 avete fatto una scelta radicale. Raccontaci cos’è successo.
Kristian Keber:
L’annata 2008 ha segnato un traguardo epocale per la storia della nostra azienda in quanto dai due vini bianchi prodotti, cioè il Tocai Friulano ed il Collio (da uve Tocai, Ribolla, Malvasia, Pinot), siamo passati alla produzione di un unico vino a bacca bianca, cioè il Collio, composto essenzialmente da uve Tocai Friulano. Questa varietà assume un’eccellente qualità proprio nella zona cormonese; coltivata sulla “ponka” (flysh) -la ponka è un tipo di terreno composto da marna e arenaria-, da’ vita ad un vino molto struttutato e di buona grassezza. Il 90% della produzione sarà destinato a questo nuovo ed importante vino, il Collio, per l’appunto. Con tale progetto crediamo di dare ancora più prestigio a tale vino e al territorio stesso.Oltre a ciò vogliamo semplificare la scelta al consumatore che, quando chiederà un “Keber” saprà di bere un Collio da base uve Tocai Friulano.

il bed and breakfast keber

Ringrazio Kristian ed aggiungo che di grande interesse è la versione non filtrata del Collio Bianco-prodotto da vecchi vigneti di Ribolla gialla, Malvasia e Tocai Friulano-; il vino viene mantenuto sui suoi lieviti naturali e messo in bottiglia senza essere filtrato. Non meravigliatevi quando sull’etichetta leggerete: Agitare prima dell’uso! Il movimento servirà a mettere in circolo tutte le particelle vitali presenti nella bottiglia, rigorosamente una magnum… Per gli appassionati di vino rosso aggiungiamo che l’Azienda Keber ha una limitata produzione di Collio Rosso, da uve Merlot e Cabernet Franc, vinificato e maturato in legno per sei mesi. I Keber danno anche ospitalità, attraverso un B&B; le stanze sono con vista sul Collio e Silvana non fa mancare le leccornìe dolci e salate per una prima colazione robusta, necessaria per procedere con le ossigenanti passeggiate lungo i vigneti…

L’indirizzo della cantina di Keber Edi è
Località Zegla,17
34071 Cormons (Go)
tel/fax 0481 61 184
mail: edikeber@tin.it

 

Il Collio come vuoi tu.. Degusta

Dal mensile DEGUSTA, giugno 2011

www.degusta.it

QUESTO piccolo GRANDE COLLIO – Giro FVG

 

Cliccando sul link trovate la versione scaricabile in PDF della rivista GIRO ESTATE 2011 dove c’e  anche un bellissimo articolo sul Collio!

 

 

Giro – anno VII – nr. 2 – edizione estate 2011

Turisti per il Collio.. di Giuditta Lagonigro dal sito www.ilgiornaledelcibo.it

Martino e i ragazzi schierati con le vespe

Martino Turista Per Collio

 

Il reportage di Giuditta

di Giuditta Lagonigro.

Il Collio – zona collinare che si estende dalla provincia di Gorizia fino alla Slovenia (Brda) - invita, specialmente nella bella stagione, a rilassanti passeggiate tra vigneti e boschi.
Martino e Giuditta sulla vespa

Ma c’è un’alternativa più frizzante, più vivace, più sprint: un bel giro in vespa!
E’ la splendida idea che qualche anno fa è stata adottata per permettere ai visitatori di guardare il Collio con due “ruote” diverse!
La vespa, rigorosamente gialla, è diventata il simbolo del territorio. Oggi se ne contano una trentina, presenti nelle aziende della zona, messe a disposizione di turisti che vogliano provare un’emozione diversa e spostarsi senza troppe difficoltà.
Martino e il cartellone "Collio in Vespa"

Poteva, il nostro Direttore, Martino Ragusa, turista per definizione e vocazione, non approfittare della sua visita a Cormons per provare l’ebbrezza dell’aria primaverile, respirata a pieni polmoni sulla vespa?
In tutta sincerità di brezza primaverile non c’era traccia; le condizioni meteorologiche non sono state clementi ma  ci hanno almeno consentito di scorrazzare per due ore lungo un percorso predisposto dalle nostre guide.

Ma andiamo per ordine..
Agriturismo Borg da Ocis

Martino arriva il 15 pomeriggio a Monfalcone, un caffè e subito in auto, verso la nostra meta.
La prima tappa è l’Agriturismo in cui Martino pernotterà: Borg da Ocis, a Borgnano, frazione di Cormons.

 

Borg de Ocis, gestito dalla famiglia Zoff, ha come attività principale l’allevamento di bovini bovini pezzata rossa(Pezzata Rossa) per la produzione di carne e formaggi. Gli animali hanno uno spazio a cielo aperto, oltre alla stalla.
Giuseppe Zoff, continuando il lavoro di Alfredo e Matilde, che hanno avviato l’azienda, si occupa dell’attività agricola, animali e produzione del loro fabbisogno alimentare.
Con la collaborazione di

 

 

 

Martino con il signor Zoff, la moglie e la nipotina Alice

Patrizia, sua moglie, trasforma nel piccolo caseificio di famiglia il latte in formaggi di qualità, utilizzando tecniche di vecchi casari che non alterano il gusto del prodotto finale.
Le figlie, Laura ed Aurora, si occupano dell’accoglienza degli ospiti.
Cinque sono le stanze, in severo stile contadino, adatte ad ore di assoluto riposo, che portano ciascuna il nome di una bovina che per vari motivi è rimasta nel cuore della famiglia Zoff.
Martino chiacchiera con Giuseppe Zoff

Per inciso Martino ha alloggiato nella stanza blu, dedicata ad Axa.
La prima colazione (unico pasto servito a Borg de Ocis), prevede le specialità di casa: ricotta e formaggi freschi, yogurt, marmellate, fragranti e profumate torte.
Martino ha solo il tempo di rinfrescarsi e fare una breve chiacchierata con i gentilissimi padroni di casa.
Io, nel mio ruolo di driver, devo scandire il tempo.

Martino, Giuditta e i conducenti sulle Vespa

Si va a Cormons, dove, in Piazza XXIV Maggio, davanti all’Enoteca, ci aspetta una piccola squadra di “vespisti”.
Kristian Keber, Mitja Juretic, Ivan Fabiani, capeggiati dalla ineguagliabile Elena Orzan, hanno scaldato i motori.
Infiliamo il casco e via! Bisogna approfittare di qualche raggio di sole che il cielo generosamente irradia. L’avventura comincia.
Si va alla scoperta dei tesori del Collio!
Non ci aspettiamo monili o denaro ma prodotti della terra di prima qualità..

Eccoci accontentati.
Martino e Pietro con gli asparagi bianchi

La prima tappa prevede una sosta a casa di Piero Calligaris, coltivatore dell’asparago bianco del Friuli Venezia Giulia.
In bella vista alcuni esemplari dell’ottimo ortaggio, quest’anno penalizzato dalla eccessiva pioggia: non si è raggiunto il peso di g 250 per esemplare, come di solito come accade nelle ottime annate.
Martino e Pietro

Assaggiamo gli asparagi crudi, sono dolcissimi, croccanti e tenerissimi. Purtroppo la produzione è limitata.
Gli asparagi possono essere consumati in mille varianti: crudi in insalata, nei classici risotti e pasticci, alla piastra, conditi con un filo di olio evo.
La nostra chiacchierata si conclude con una fetta di ottimo salame locale ed un brindisi con uno spumante prodotto dalla Cantina Produttori di Cormons.

Martino e le vespe

Una leggera pioggia ci induce a risalire sulle vespe ed a riprendere il giro, prima che diluvi.

 

 

Elena ci fa strada: stiamo andando a visitare il “macello” di Cormons, che, dopo anni di inattività, è stato ristrutturato e poi preso in gestione da privati; vacche della razza pezzata rossasarebbe opportuno che gli organi competenti riuscissero a completare la struttura in modo da creare una filiera corta per la trasformazione delle carni lavorate.
Sono questioni politiche, noi possiamo solo accennarle auspicando, per la qualità del nostro cibo e quindi per la nostra salute, che le Istituzioni rivolgano la loro attenzione anche a tali richieste.
Ma andiamo avanti!

 

 

 

Agriturismo al confine, in attesa dell'inaugurazione

Il rombo delle quattro vespe rompe, con discrezione, il silenzio e la tranquillità delle colline.
Poi siamo stati invitati ad una festa, l’inaugurazione dell’Agriturismo “Al Confine”, a Plessiva (www.al-confine.it/ info@al-confine.it)!
Assistiamo al discorso di saluto del sindaco di Cormons ed alla benedizione del Parroco, con successivo taglio del nastro… Auguri per la nuova attività!
Accogliamo volentieri l’invito ad assaggiare le leccornie preparate per l’evento: salami, prosciutto, cotechino alla piastra, fragrante pane di casa, dolci tipicamente sloveni. Siamo praticamente sul confine con la Brda Slovena. Ci rifocilliamo volentieri perché la temperatura si è notevolmente abbassata.

Peccato, dobbiamo abbandonare le vespe e tornare a Cormons in auto. Da un evento all’altro.

ristorante la subidina

E’ in corso un appuntamento di “In Vino Veritas”, manifestazione organizzata dall’Enoteca di Cormons, ogni sabato nei mesi di maggio e giugno, durante la quale si possono degustare gratuitamente i vini dei Produttori, soci della stessa Enoteca.
La serata, come sempre, ha attirato numerosi eno-appassionati che seguono i racconti dei produttori presenti e le interessanti, informali, lezioni di degustazione di vini.
Non ci sottraiamo a questo nuovo invito e ascoltiamo con attenzione, bevendo anche un calice di ottima malvasia.

Martino con Keber

Non è tardi e, anche se stanchi, decidiamo di andare a trovare un grande produttore di vino bianco, oltre che grande e sempre disponibile amico, Edi Keber.
Edi e Silvana Keber ci accolgono con la consueta gentilezza (il loro figlio Kristian è stato il mio conduttore durante il giro in vespa).
il figlio di Edi Keber

E’ d’obbligo un calice di Collio Bianco, reso ancora più gradevole dal tepore del camino che Edi ha acceso, nonostante la primavera inoltrata.
La serata si conclude con una bella e distensiva chiacchierata, l’appuntamento è per l’indomani.

presentazione del Manifesto a Cormons

Martino, finalmente riposatosi e ritempratosi nell’accogliente dimora di Borg da Ocis, è pronto per un altro appuntamento in Enoteca: la presentazione del suo libro “Il Manifesto della Cucina Nazionale Italiana”.
il Manifesto

C’è un pubblico molto interessato, che conosce il “Martino scrittore” ed il “Martino Turista”. Abbiamo anche avuto il piacere della presenza di Josko Sirk, produttore dell’Aceto del Collio, come lo ha ribattezzato Martino in una ricetta del libro. Nell’occasione è stato offerto ai presenti un assaggio di Sorbetto all’aceto, interessante ricetta che prevede l’aceto quale insolito ingrediente del particolare gelato.
presentazione del Manifesto

La discussione sul nuovo progetto verso una cucina prettamente italiana si anima; il confronto è stimolante e chiarificatore di alcuni aspetti del “ragusano” pensiero, innovativo e, per certi versi, trasgressivo. Naturalmente ed in conclusione, l’invito a partecipare alle future attività della Compagnia del Cibo Sincero di cui vengono illustrate le finalità. Non può mancare il brindisi di saluto che, in effetti, è solo un aperitivo.
formaggi friulani

Non vogliamo far ripartire il nostro ospite a stomaco vuoto ed allora si va in Subidina, una deliziosa Osteria, a qualche chilometro da Cormons in cui Stefano, lo chef, propone piatti della tradizione rivisitati con gusto ed innovazione.
Il tempo a nostra disposizione è davvero agli sgoccioli e ci rechiamo in stazione.
Martino intraprende un nuovo viaggio di ritorno, ripercorrendo l’Italia intera: in poche ore dalle Alpi all’Etna, una magia che speriamo si ripeta, tra qualche tempo, per un altro interessante e piacevole incontro.
Grazie Martino, alla prossima!

A Voi, gentili Lettori e potenziali Turisti per Collio, l’invito a raggiungere le amene località, solo in minima parte descritte.
In vespa, in bici, a piedi o con qualunque altro mezzo, potrete trascorrere ore spensierate, sorseggiando, con prudenza, ottimo vino e gustando cibi genuini, in buona e sincera Compagnia!

 

I vini del Collio

A.I.S. Associazione Italiana Sommelier -

LA SELEZIONE DELLE “ELEZIONI”

Interessante la selezione dei vini che è stata proposta come evento parallelo alla giornata che si è tenuta a Genova per eleggere il consiglio nazionale dell’AIS il 27 ottobre 2010. Dalle finestre del Columbus Hotel, vicino allo scalo traghetti, lo sguardo spaziava sul porto; il bicchiere in mano e si girava per i numerosi punti di assaggio, dove erano presenti molti interessanti vini provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Vi propongo una personale selezione.
KEBER RENATO (Zegla Cormons GO)
DOC Collio
Ribolla gialla 2006, Extreme.
Azzeccato il nome di questo vino, frutto di una macerazione prolungata di uve notoriamente difficili da trattare per farle esprimere al meglio. Il colore giallo intenso prelude a una complessità e intensità grandiose: con difficoltà si riesce a staccare il naso dal bicchiere e dai profumi di frutta candita ed erbe aromatiche. In bocca è abb morbido, fresco, sapido; nel complesso abb fine, persistente e semplicemente stupendo.

Dal sito  www.aisliguria.it

DEGUSTAZIONI:

VERTICALE di ATHENA

Roberto PICECH (Cormons GO)
DOC Collio Bianco
Athena

Athena è un nome, Athena è una figlia, Athena è un vino e Roberto Picech, il padre.
Ci dice sempre che l’Athena è l’origine, la vita, la tradizione. E’ il suo modo d’intendere il vino oggi, è il suo essere un uomo del Collio, il suo modo di essere padre di un vino vero e vitale, un gesto creativo profondo…ed è per tutto questo che l’Athena è dedicato a sua figlia..
La vinificazione delle uve di friulano selezionate, viene eseguita diraspando i grappoli e procedendo con una macerazione di circa 12 giorni in tino di legno. Dopo la pressatura il vino ottenuto viene affinato in botte grande, dove permane per più di un anno. Viene confezionato in bottiglie magnum e venduto in confezione singola.
E l’Athena è uno dei gioielli della cantina del “ribel” Roberto, uno dei suoi prodotti di punta.
In pochi, complice una cena e una sera di marzo, abbiamo avuto il piacere di assaggiare e discutere su alcune annate.

2008: Colore intenso, vivo giallo paglierino, consistente, fine e complesso al naso, albicocche mature, erbe aromatiche e vaniglia. Un vino elegante e di corpo, caldo, abb morbido, con una suadente freschezza e una nota sapida spiccata. Nel complesso persistente, abb armonico e avvolgente. W/WW

2007: Come oro liquido entra nel bicchiere con consistenza; elegante da subito, sprigiona sentori di frutta matura, fiori bianchi, timo e mollica di pane. In bocca è avvolgente, vellutato e fresco. La nota minerale e il lontano finale di mandorla gli dona eleganza superlativa. WW

2006: Quasi non si avverte l’evoluzione, come se il vino fosse rimasto sospeso in un limbo di profumi e piacevolezza. Colpisce soprattutto la freschezza giovanile che ancora conserva nei profumi, nel suo incedere in bocca e nel piacere che regala. WW

2005: Mela cotta a lungo e marmellata di cachi, note di erba tagliata e spezie dolci. Buona evoluzione con leggero squilibrio del vino verso le morbidezze dell’alcool e delle sostanze polifenoli che. Conserva nonostante tutto una viva vena di acidità, come un guizzo di vitalità in un bel corpo maturo. Piacevolissimo.W

Nel complesso: il 2007 è quello che è piaciuto più di tutti gli altri, decisamente intrigante e grandioso, un vino che ora dona piacevolezza e che sarà sicuramente capace di donarla a lungo. Il 2006, annata differente presenta una buona evoluzione e si mantiene pronto e giovane, consolidando la sostanza del prodotto, il 2005 fa sentire la sua evoluzione regalando ancora perle di estrema gioia.
Dimenticavo il 2008, giovane, con enorme prospettiva; come un fanciullo il cui corpo perfetto fa presagire la bellezza dell’adulto: una sicura certezza. Dovremo chiedere a Roberto di farci riprovare questa esperienza fra qualche anno!

IN GIRO PER IL COLLIO

Terra interessante, assolutamente da visitare! il Collio inizia con le prime colline del monte Quarin e di Pradis, subito dietro Cormons, che adagiata ai suoi piedi appare, vista dall’alto, circondata da un paesaggio variegato.
Le colline sono dolci e lo sguardo si aggira per pendii e terrazzamenti, piane e boschi; sale sino alla cima delle colline interrotta da qualche agglomerato di case. In lontananza le alpi ancora innevate fanno da contrapposizione al mare che si immagina guardando verso la pianura.
Terra vocata alla viticoltura, ma soprattutto ricca di cultura. Terra splendida che offre tanto e chiede in cambio rispetto e amore. Terra tra 2 nazioni, l’Italia e la Slovenia, con popoli cresciuti assieme e divisi solo da una linea e oggi finalmente un tutt’uno paesaggistico.
Le degustazioni che seguono sono il racconto delle visite fatte in 3 giorni indimenticabili.

CARLO di PRADIS
DOC Friuli Isonzo 2009
Chardonnay
Piacevole da subito al naso con note fruttate di pesca e ananas e fiori. Avvolgente in bocca con bella freschezza, caldo, abb sapido, fine e abb armonico. Un bel vino da pesce. W

DOC Collio 2009
Bianco (pinot bianco, pinot grigio e friulano)
Complesso nei profumi con note espressive di fiori di mandorla  e lavanda e frutta gialla matura. Pulito e fine in bocca, di corpo, abb persistente con finale ammandorlato. W

DOC Collio 2009
Pinot grigio
Lavanda e violette, cedro e susina. Buona corrispondenza naso – bocca, è fresco abb morbido e piacevole. N/W

DOC Collio 2009
Friulano
Fa 24 h di macerazione, ottenendo un bel colore carico. Intenso e complesso, i profumi di albicocca, melone si uniscono alle note floreali di camomilla e fiori di pesco, poi piacevole speziatura. In bocca è caldo morbido e fresco con bella sapidità; persistente. W

DOC Collio 2009
Sauvignon
Giallo dorato scarico con nota vegetale tipica ma delicata, profumi fruttati di pera e pompelmo. Caldo, abb morbido, fresco, e piacevolmente sapido. Un prodotto pronto, il cui disequilibrio è indice di lunga vita. Elegante.WW

DOC Friuli Isonzo 2009
Sauvignon
Profumi più marcati e meno complessi, si contraddistingue per un’interessante mineralità. In bocca passa più veloce, con buona freschezza , abb persistente. N/W

DOC Collio 2008
Friulano Scusse.
Giallo oro, intenso e complesso. La lunga fermentazione a contatto colle bucce gli conferisce profumi di fiori d’arancio, pesco e gelsomino. Le note fruttate variano dalla nespola alla mela matura. La nota di vaniglia si avverte appena e completa l’eleganza olfattiva. In bocca è persistente, di corpo ed equilibrato. Armonico e splendido WW

Doc Collio 2004
Friulano Scusse
L’evoluzione olfattiva è piacevolissima con note speziate, frutta cotta e miele. Dopo qualche minuto (non bisogna aver fretta di berlo), le note volatili lasciano posto ai fiori di camomilla e a sentori di erba tagliata. Avvolgente in bocca, sapido e fresco, lunghissimo e grandioso. WW

EDI KEBER
Non si può passare nel Collio senza conoscere Edi, personaggio promotore di molte iniziative e testimone consapevole del territorio.

DOC Collio 2009
Bianco
(70 di friulano e 15 + 15 di ribolla e malvasia)
Il suo vino si presenta di un bel colore dorato, abb intenso e complesso con note di frutta fresca (melone, mela e pera), fiori e sentori vegetali. In bocca è fine, fresco e minerale, morbido ed equilibrato. Una delle migliori espressioni del territorio. WW

DOC Collio 2008
Bianco
Mela cotta, erba e fiori di campo, minerale. Grande complessità, caldo equilibrato e armonico, persistente, buonissimo. WW

DOC Collio 2004
Bianco
In evidenza soprattutto la mineralità che si trasforma in note di pietra focaia e idrocarburo. Questa nota è tipica del bianco di Keber, sicuramente dovuta al terreno, al metodo di coltivazione ed alla vinificazione. Un vino quasi grasso, di grande equilibrio e buona persistenza: un piacere tutto da bere. WW

BLAZIC FRANCO
DOC Collio 2009
Ribolla Gialla
Delicati sentori di fiori: camomilla e tarassaco, poi frutta gialla. Vellutata in bocca con buon corpo, abb fresca e abb sapida. Abb equilibrata e abb armonica. Interessante N/W

DOC Collio 2009
Ribolla gialla
Buccia
Ai fini profumi floreali si avverte una nota speziata ed erbacea. La macerazione con le bucce è sapientemente dosata senza aggiungere note evolute eccessive. Un vino piacevole che lascia la bocca pulita per la sua freschezza. Abb equilibrato, giovane, elegante. W/WW

KLINEC (Medana SLO)
Interessante azienda biodinamica del Collio Sloveno

Malvazja 2007
Intenso e abb complesso, fiori di acacia e salvia, cui seguono sentori animali. Bella persistenza in bocca ove entra caldo, morbido e fresco. W

Pinot Gris 2007
Gardelin
Confettura di mele e note più dolci di confetto e pasta di mandorle. Un colore oro antico e una decisa consistenza preannunciano un vino di corpo, morbido e fresco con lontana nota tannica. Abb fine e abb armonico. W

Rosso 2006 (merlot 60, Cabernet S 30, Cabernet F 10)
Quela
Un vino piacevole con profumi abb intensi e abb complessi di frutta rossa matura ed erba secca. Caldo, di corpo, con tannini presenti ma non aggressivi. Fresco e ben presente in bocca ove lascia ricordi abb a lungo. W

RADIKON
Un altro storico e grande personaggio: l’incontro con Stanko è emozionante e impagabile. Il tempo trascorre veloce, irriverente e inesorabile… tanto da desiderare fermarlo per continuare ad ascoltare il suo modo di essere vignaiolo e artista del vino.

IGT Venezia Giulia
Ribolla Gialla 2005
Colore ambrato, leggermente velato, complesso con note fruttate, floreali e speziate. Caldo abb morbido, fresco, abb tannico e sapido. Grande persistenza per un gran vino. W/WW

IGT Venezia Giulia 2005
Oslavia (sauvignon, pinot grigio e chardonnay)
Suadenti profumi di frutta matura e miele d’acacia, In bocca è caldo, fresco, abb tannico, intrigante nel finale di pesca  e ciliegie mature. WW

IGT Venezia Giulia
Ribolla Gialla 2000
Colore ramato con tenue velatura. Oltre alla grandiosa espressività olfattiva con fini profumi fruttati e spaziati, colpisce il grande equilibrio gusto olfattivo e la spiccata nota minerale evoluta. Secondo Radikon il prodotto da bere oggi. WW

RONCUS
DOC Collio 2009
Bianco
Paglierino luminoso, abb complesso con note di mela e pera. Abb morbido e decisamente fresco con note citrine e buona sapidità. Un vino di struttura, fine, abb persistente e di gran piacevolezza. W

POLENCIC ALDO
DOC COLLIO
Friulano 2008
Un bel colore giallo dorato con note fruttate e floreali nette, poi vaniglia e spezie bianche. Caldo, di giusta persistenza e con tipico finale amarognolo. W

DEGUSTAZIONE all’ENOTECA di CORMONS

In una sala affollatissima, dopo una piacevole merenda a base di prosciutto e formaggio, c’è stata la presentazione di 4 vini cui è seguito un interessante e vivace dibattito. Erano presenti i produttori che hanno illustrato non solo la filosofia aziendale, ma anche espresso la consapevolezza di scelte comuni nella vinificazione e nell’identificazione dei vitigni più rappresentativi del Collio. E’ emersa chiaramente la consapevolezza che solo creando un’identità comune si ottiene la salvaguardia della tipicità del territorio. Essi vivono dentro il territorio e dentro le tradizioni agricole, esprimono tutte le difficoltà e tutte le tentazioni a cedere a una maggior produttività a scapito della qualità, ma per loro la propria terra e il proprio lavoro costituisco valori da difendere e proporre.  Particolarmente interessante è la collaborazione tra i produttori e la volontà di esprimere il loro terroir culturale collaborando assieme nella ricerca della qualità più che della quantità delle uve, e contribuendo a creare un’immagine che sia aggregante e comunicativa: un colore, un disegno, un’etichetta, una bottiglia… perche tutto è Collio.

DRIUS
DOC Friuli Isonzo 2009
Pinot Bianco
Si presenta paglierino con riflessi verdolini, intenso e complesso, colpisce nota fruttata di agrume e frutta gialla e il lontano sentore vegetale. In bocca è caldo abb morbido e fresco, con una piacevole sapidità. Nel complesso è fine, abb equilibrato e pronto. W

VOSCA
DOC Collio 2009
Friulano
Un giallo intenso preannuncia una buona consistenza. Al naso è intenso e complesso con sentori di frutta fresca, fiori di zagara e mandorla e note erbacee. In bocca è caldo e di buona struttura, morbido, fresco, equilibrato con franco finale amarognolo. Di buona tipicità W

TOROS
DOC Collio 2009
Friulano
Consistente, intenso e complesso. di grande eleganza e finezza nei profumi con note agrumate e fiori di campo cui segue una nota minerale. Caldo, fresco e di buona persistenza. Un vino di grande eleganza complessiva e buona armonia. WW

RENZO SGUBIN
DOC Friuli Isonzo 2009
Malvasia
Non emergono profumi primari spiccati, tenue erbaceo fresco e lontana lavanda, mela e note dolci di vaniglia. Nel complesso quasi poco intenso e abb complesso. Decisamente migliore  in bocca ove si presenta caldo, abb persistente, piacevolmente sapido ed equilibrato. N/W

EDI KEBER
DOC Collio 2009
Bianco
Pulito nel colore e intenso all’olfatto con accattivante complessità. Mela cotta, nespole e pere cui seguono note floreali e grande mineralità che sfiora quasi il sentore di idrocarburo. Caldo, fresco e sapido, persistente e fine. Ottima espressione territoriale. W/WW

Di Beppe Marini, dal sito bibendiarium.altervista.org/

Roncus : i vini del Piccolo Collio in Friuli

 


La cantina ed i vini nel 2011 di Roncus, a Capriva del Friuli -

 

Tre parole per iniziare a parlare di questa cantina, di questi vini e di chi con passione coltiva queste vigne: competizione, ruspante e Piccolo Collio.Competizione: quando siamo andati a trovare Marco Perco, titolare e anima dell’azienda Roncus, egli ha voluto portarci a vedere le sue vigne, che sono anche attorno alla casa, in centro a Capriva del Friuli (GO).

 

Sono soprattutto tra le colline, in mezzo ai boschi, al termine di stradine che per arrivarci devi avere  esperienza e conoscenza e che neanche il TomTom individua, vigne poste lungo le pendici dei ronchi (colline) ed esposti al sole di questa primavera calda di giorno e fredda di notte. E asciutta.

Ecco ci arriviamo alla ”competizione”. Marco ci tiene a farmi vedere le sue vigne e, quando ci troviamo di fronte a due vigneti a destra e sinistra mi spiega: “ quel vigneto non è mio, vedi il colore giallognolo dell’erba? È stato messo diserbante, cosa che io non faccio mai, e vedi il mio vigneto? L’erba è tagliata, a mano riga per riga filare per filare, come si faceva una volta e come si deve fare.” Io guardo e vedo che, ovviamente, l’erba cresce attorno al piede della vite, dove non si può intervenire con  la falce e chiedo: -“Ma l’erba non porta via acqua? Non ruba nutrimento alla pianta?” – Ed ecco la risposta: “E’ la competizione, tra le piante, è la natura.”

 

Ecco questo mi ha colpito, il rispetto per la natura e le sue leggi, che ci sono da sempre, da prima del biologico, da prima delle certificazioni e da prima delle regole e regolette che l’uomo cerca di imporre ed imporsi: la natura che bagna e asciuga, che porta il vento e la pioggia, che rinfresca e scalda e crea questo microclima stupendo fatto di marna (ponca) che si sbriciola al tatto ed al sole, di acacie dai fiori bianchi, di una ghiandaia che vola di palo in palo e del silenzio di queste parti vicine al centro abitato e lontane dal mondo: dovreste vederle queste belle zone.

 

Poi  c’è il Piccolo Collio. Il Piccolo Collio, ne abbiamo già parlato, è una associazioni di produttori e gestori di ospitalità di questa zona, piccola ma stupenda, che vogliono promuovere le eccellenza del territorio, che non è solo vino, ma anche salumi, formaggi, pane, carne, confetture, miele, camere, B&B e agriturismi, e vogliono invogliare il turista, vicino e lontano, a venire a vedere e toccare con mano quel che qui è stato fatto e viene messo a disposizione.

Si ritorna quindi nell’ottica del vedere e toccare e parlare e la visita nelle vigne dell’azienda Roncus rientra in questa filosofia: attraverso i miei occhi e le mie parole dieci, cento di voi spero siano stimolati ad andare a vedere e visitare. E assaggiare anche. Roncus è un toponimo che si trovava già nel vecchio catasto austriaco che da queste parti era imperante, e non solo il catasto…..

 

Passata poi attraverso le mani della Curia Vescovile di Gorizia, nel 1975 venne acquistata dagli allora mezzadri e nel 1980 inizio l’avventura vinicola, prima coi due ettari attorno e poi man mano con acquisti di vigneti nelle colline che stanno dietro Capriva, fino ad arrivare ai 10 ettari di oggi.

Vengono coltivate soprattutto viti a bacca bianca: Sauvignon, Pinot Bianco, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla e Friulano, poco Merlot e poco Cabernet Franc. Per i vini bianchi vengono prodotti sia vini in purezza che lo stupendo uvaggio “Vecchie Vigne”, ricavato da uve con ceppi di oltre 40 anni, composto da Malvasia, Tocai Friulano e Ribolla Gialla e che esce sul mercato al 4° anno!!

 

Per i vini rossi solo un uvaggio chiamato “Val di Miez”, ed anche questo passa 18 mesi nel legno, poi altri 6 in acciaio e un annetto in bottiglia. Tra le 30 e le 40.000 le bottiglie prodotte ogni anno e le bottiglie sono molto belle: l’associazione Piccolo Collio le ha fatte fare con il marchio sul collo delle stesse e la loro forma, leggermente meno curvilinea, è elegante ed unica.

 

Tornando al vigneto e al rispetto delle tradizioni spieghiamo ora la terza parola:”ruspante”. Quando andiamo a parlare e vedere queste piccole aziende e cantine, ma anche quelle grandi sono molto interessanti, facciamo come le spugne: assorbiamo tutto quello che è possibile per cercare poi di restituirlo a chi ci  legge; ecco ci è molto piaciuta la definizione di Marco Perco del suo vino.

 

Esistono i polli industriali di allevamento, i polli biologici ed i polli di casa: i primi sono iper controllati e standardizzati nel gusto, i secondi sono sicuramente sani e genuini, ma solo il pollo di casa è ruspante e ti dà quel gusto unico e inimitabile: ecco il mio vino è così, ruspante”. Debbo dire che dalle parole ai fatti c’è continuità e contiguità: i vini sono davvero notevoli e molto piacevoli sia al naso che in bocca e sorprendenti per intensità, persistenza e ricchezza di bouquet.

Piccola azienda, grande mercato: per un terzo locale friulano e veneto, un terzo tutta Italia grazie ad un distributore ramificato ed infine un terzo all’estero, grazie anche al passa parola e alle conoscenze; la crisi economica ed il calo dei consumi si avvertono ed essendo il vino un consumo voluttuario, ne soffre più di altri comparti, ma questo si supera con la passione e con il seguire il mercato più da vicino e, perché no, si supera anche grazie alle iniziative e alla promozione che Il Piccolo Collio fa ai suoi prodotti ed anche ai suoi associati.

 

La cantina è dotata anche di quattro appartamenti, per un alloggio agrituristico e che ospita sia turisti che gente che viene da queste parti a lavorare per brevi periodi; tutti dotati di salottino ed angolo cottura sono perfetti per piccole famiglie.  I vigneti di “Roncus” sono prevalentemente vecchi, anche se la sostituzione graduale delle piante che soffrono o muoiono garantisce un ricambio lento e costante degli impianti; la caratteristica sua e quella di avere le coltivazioni in luoghi poco accessibili e sui pendi delle colline ancora naturali, o terrazzate dall’uomo e fa un po’ sorridere sentire che il nemico principale si chiama cinghiale.

 

Essere vicino ai boschi, ai tanti boschi della zona, rende unico il microclima, ma espone alle razzie di queste  bestie che sono molto voraci e ultimamente si sono riprodotte in  quantità: si spera in un deciso aumento dei salumi di cinghiale, ottimi con l’uvaggio rosso.

 

Autore: Livio

Dal sito www.mondodelgusto.it

 

Le Rotisseur parla del Collio

Da Le Rotisseur, anno XXVIII. n.2, Aprile 2011