“Slow Collio”, paesaggi da bere andando in bici

Un tripudio di colori autunnali tra vigne, campi e boschi farà da contorno in questo periodo dell’anno ai turisti che, seguendo i cartelli “Slow Collio” (aventi per simbolo le ruote di bicicletta), utilizzeranno le piste riservate, su bici proprie o su quelle rigorosamente gialle messe a disposizione di chi voglia aderire al Progetto “Slow Collio” varato l’anno scorso dall’Amministrazione Provinciale di Gorizia.

 

L’obiettivo del Progetto è la promozione coordinata del paesaggio e del territorio dei vini del Collio DOC, lungo un itinerario che si snoda complessivamente per 90 chilometri (venticinque su strada riservata e sessantacinque su strada asfaltata in promiscuo con la viabilità ordinaria, su direttrici in verità poco trafficate). I percorsi proposti sono di differenti tipologie, la scelta varia tra percorsi di monte,  transitando per declivi fitti di vigneti (di cui in ogni stagione la vista può abbondantemente godere), o di valle, toccando i tutelati Castelli storici, oppure in un attraversamento di borghi e piccoli agglomerati urbani, suggestivamente panoramici.

Il Progetto ha previsti anche pacchetti turistici di tre giorni, con itinerari fissi e tappe preordinate sia per approfondire la storia e le tradizioni locali sia per gustare le specialità della cucina locale in aziende e agriturismi.
È tutta salute farsi una pedalata di una ventina di chilometri in mezzo alla Natura, su e giù per le dolci colline del Collio, anche seguendo stradine che portano a sconfinare là dove non c’è più il confine, come è tutta salute sostare nelle trattorie, ristoranti, agriturismi, o nelle “privade” (famiglie di privati o aziende vinicole a gestione familiare che in determinati periodi dell’anno smerciano il loro vino anche a chi è di passaggio) e rifocillarsi con i prodotti tipici per esaltarsi con il succo caro a Bacco.
Questo è il periodo del vino novello con le castagne, tradizionalmente lessate piuttosto che arroste, quel delizioso vino schiumoso e leggermente torbido, tolto mentre il mosto continua a borbogliare nei tini, e che da queste parti è conosciuto appunto come “Ribolla” (che nulla ha a che fare con la Ribolla imbottigliata e col vitigno comunque autoctono). Di questo periodo ho nostalgici adolescenziali ricordi di sapori e profumi, che datano la mia personale attitudine alla degustazione delle prelibatezze eno-gastronomiche …
I circuiti delle ciclovie sono sicuri e idonei sotto l’aspetto ambientale e naturalistico, funzionali alla valorizzazione di un paesaggio da vivere e da gustare con tutti i cinque sensi, in tutte le stagioni, ma senz’altro la stagione più sensazionale è proprio questa autunnale.

 

Oltre che godere lo spettacolo della vegetazione che si veste con la gamma dei colori più caldi e vivaci che la tavolozza di Madre Natura può regalarci, si possono visitare le cantine dove l’uva sta prendendo la sua forma definitiva per deliziare il nostro palato. Non c’è infine altro di meglio che scaldarsi al fuoco scoppiettante nei caminetti e assaporare quei momenti in serenità e letizia.
Per maggiori conoscenze sul progetto “Slow Collio 2009 – 2011. Un paesaggio da bere” visitare il sito www.gois.it, dove sono riportate le aziende che aderiscono e le attrattive turistiche da visitare e dove si può scaricare la Mappa degli itinerari, oppure questo www.friulitipico.org

che è la guida paesaggistica delle tappe consigliate.

Per ogni altra informazione rivolgersi alla Provincia di Gorizia Ufficio sviluppo e marketing territoriale via Rossini 7/a Gorizia, Tel. 0481547120-2-3.
Maura Sacher

Da www.oliovinopeperoncino.it

Le tabelline rosse dei sentieri

Manutenzione annuale delle tabelline rosse indicanti i principali sentieri delle nostre colline.

Positiva la constatazione che non ci sono stati danneggiamenti, che le tabelline sono in buono stato, che i percorsi sono praticati. Abbiamo provveduto ad implementare qualche presenza per rendere più leggibile qualche tratto, qualche piccola modifica, qualche piccolo ampliamento.

 

 

Teatro Duse, Bologna

Il Teatro Duse, uno dei teatri più antichi di Bologna – attivo già dalla metà del XVII secolo, rischiava la chiusura ma grazie al  sostegno del  teatro stabile della Contrada di Trieste, del teatro Michelangelo di Modena, degli A.Artisti Associati e dalla December Sevens Duemila continuera a vivere riproponendosi nella stagione teatrale 2011/2012.

All’innaugurazione, il 05.11.2011, ad accogliere gli ospiti  c’era anche il Piccolo Collio con il prosciutto D’Osvaldo e un bicchiere di Collio.

Piccolo COLLIO al Karlovsky gastrofestival

Il 4 e il 5 novembre Piccolo COLLIO ha presentato i nostri vini, i nostri prodotti e la nostra gastronomia a Velke Karlovice in Moravia, repubblica Ceca.

In concomitanza con un festival gastronomico, abbiamo gestito una postazione dove illustravamo e presentavamo i nostri vini e i nostri prodotti, nel nuovissimo albergo Horal abbiamo organizzato due lezioni di cucina, una presentazione pomeridiana con degustazione dei nostri prodotti, una cena di gala per un centinaio di ospiti molto ben selezionati dalla direzione e da Martina Dlabajova che si è dimostrata molto capace ed affidabile.

Sorprendente è stata l’ attenzione e l’ interesse con il quale gli ospiti hanno seguito ed assagiato tutto quello che abbiam loro proposto. Certamente molti di loro non mancheranno di venirci a trovare.

 

 

 

 

L’Estate di San Martino

Sagre in Italia

L’ Estate di San Martinofesta di San Martino è il nome con il quale viene indicato un preciso periodo autunnale durante il quale a seguito delle prime gelate, si verificano solitamente condizioni climatiche di tempo bello e relativo tepore.

All’interno dell’emisfero australe il fenomeno si può osservare solitamente in tardo aprile o iniziomaggio. Mentre nell’emisfero boreale questo periodo coincide nei giorni che vanno dall’ 8 all0 11 novembre. In alcuni paesi anglosassoni viene anche chiamata Indian summer.

San Martino viene festeggiato il giorno 11 novembre. nel corso dell’estate di San Martino che dura generalmente 3 o 4 giorni venivano rinnovati i contratti agricoli annuali; da questo deriva il detto fare San Martino, ovvero traslocare.

Tradizionalmente in questi giorni vengono aperte le botti per il primo assaggio del vino novello, che di solito viene abbinato alle prime castagne (da qui il motto “a San Martino ogni mosto diventa vino!”). Questa tradizione viene celebrata anche in una celebre poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino.

Dal sito www.regioni-italiane.com

La leggenda…

 

 

Era l’11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio
che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio
mantello di guerriero. Ma ecco che lungo la strada c’è un povero vecchio
coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante
per il freddo. Martino lo guarda e sente una stretta al cuore.
“Poveretto, – pensa – morirà per il gelo!” E pensa come fare per dargli un
po’ di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe sufficiente
del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o un
vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo. E
allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene
un’idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il
mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.

“Dio ve ne renda merito!”, balbetta il mendicante, e sparisce.
San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va
sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre
un ventaccio rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di
mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette
di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno.
Il cielo diventa sereno, l’aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra
obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello. Ecco l’estate
di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell’atto di
carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più
gradito a Dio. Ma la storia di San Martino non finisce qui.
Durante la notte, infatti, Martino sognò Gesù che lo ringraziava
mostrandogli la metà del mantello, quasi per fargli capire che il mendicante
incontrato era proprio lui in persona.

Tratto dal sito della parrocchia di S. Martino vescovo di Alpignano (To)

Dal sito www.cicciolo.com

 

 

GOOD

Piccolo Collio ha partecipato a Good 2011.

Avevamo lo stand istituzionale nel quale Kristina dava informazioni sul Piccolo Collio, Prodotti, Collio in Vespa e Collio ospitalità. L’azienda Zoff con i suoi formaggi e Sirk con il suo aceto erano presenti anche nell’area Tipicamente Friulano con reciproci banchetti sui quali non e mai mancata l’immagine di Piccolo Collio. Sulla tematica dei prodotti del territorio c’e stata una serie di eventi che Walter Filiputti ha gestito con la sua proverbiale maestria, coinvolgendo i produttori presenti.

 

 

Foto: Tanja Jančič

 

 

 

 

 

Antica Contea

Antica Contea e un associazione tra i comuni di Gorizia, Gradisca e Cormons. Si prefigge lo scopo di valorizzare nel suo complesso il territorio e per fare cia ha edito questa guida.

Notiamo con molta soddisfazione che in essa c’e la vespa di Collio in Vespa, ma c’e anche il Piccolo Collio con la sua Beba.

 

 

Vespa & TurismoFVG

Bellissima cosa!!! Turismo FVG si muove in tutte le manifestazioni con tre poster istituzionali di cui uno e dedicato alla nostra Vespa. Di ciò gli siamo molto grati.

L’olio in Collio ?


È un progetto di Piccolo COLLIO.

 

Considerazioni:

in Collio la presenza degli ulivi è in aumento.

Si tende ad associare la produzione del vino a quella dell’olio anche perché ciò avviene per tutta l’area, Carso Brda Colli Orientali.

In Collio la cultura della coltivazione dell’ulivo è molto bassa.

La quantità per azienda resta anche in prospettiva, minima.

Pochissime aziende possono ipotizzare di produrre quantità sufficienti per organizzare una commercializzazione.

Ciò premesso, Piccolo COLLIO si pone come coordinatore di questo progetto, che si prefigge di:

alzare la cultura e il sapere della coltivazione dell’ olivo

raccogliere le piccole quantità di olive dei vari produttori farle molire in un frantoio di eccellenza, per arrivare ad un prodotto, una bottiglia, un etichetta, un nome.

Valorizzare il tutto nella sua qualità e nella sua immagine a supporto di una produzione futura.

 

Tutti siete invitati a partecipare!!

Josko

 

Legami di gusto – pt.2 – Terra&Vini

Da  FuocoLento, Settembre 2011