Sentiero delle vigne alte

La bella notizia in proposito è che Loreto Pali del Castello di Spessa e Josko Sirk della Subida si sono accordati impegnandosi a rendere fruibile e gestito il tratto di sentiero che dal Castello di Spessa attraverso le Croci Alte arriva alla Subida, dotandolo di opportuna segnaletica, supportandolo con un idonea pubblicazione.

 

Sentiero delle vigne alte

. . . e adesso che le piste ciclabili di Slow Collio si sono affermate, con la loro cartellonistica e  l’ interesse che hanno suscitato, l’ idea progetto del sentiero delle vigne alte è ancora più attuale ed interessante!

Il progetto del sentiero delle vigne alte nasce da un idea di Marco Felluga verso la fine degli anni 90. E l’ idea di attraversare il Collio dall’ Isonzo, sotto il sacrario di Oslavia, allo Judrio a Mernicco con un  sentiero attraverso le più belle vigne ed i più bei panorami del Collio.

Un primo tratto tra Mossa e Cormons, fu identificato e progettato dall’ architetto Lipanje e da Davide Bevilacqua, tra l’ altro anche in parte eseguito dallo stesso Marco Felluga che collegò i suoi poderi di Russiz Superiore con la chiesa della Subida. Portatore del progetto era la Collio srl con ala guida il presidente Sturzi che riusci’ ad ottenere consensi e finanziamenti dall’ allora Comunità Montana. Oggi la Comunità Montana non c’ è più e la Collio srl non nutre alcun interesse per questa idea.

 

Roy PACI in Collio

Non si regala ma si mangia: è il radicchio “Rosa di Gorizia”, Fuoco Lento

Da FUOCO LENTO, anno 11, nr. 2, pg. 18-19

Servizio Linea Verde on-line!

Se per caso qualcuno sì è perso il servizio di Linea Verde che riguarda il nostro bellissimo territorio può rivederlo

sul sito di  ww.rai.tv cliccando sul >> link.

L’ aceto Sirk per la Rosa di Gorizia

Dopo il successo del “ premio Nonino “  lunedi 30 gennaio, testimonial Raspelli, Gorizia ha dedicato alla sua Rosa un importante incontro durante il quale Giannola Nonino ha voluto consigliare la Rosa di Gorizia con le “ frizze” e l’ aceto di Josko Sirk !  W Giannola!!

 

IL PICCOLO, lunedi 30 gennaio 2012

Uno spunto per riflettere…

 

 

Dal mensile Gambero Rosso, nr. 240, gennaio 2012, pg. 8

La Rosa di Gorizia – Casa Viva

Un altro bellissimo articolo su la Rosa di Gorizia..

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

LE RICETTE

 

Rosa di Gorizia con calamaretti penna e patata violetta

 

Tempo : 40 min

Ingredienti per 6 persone :

300g di calamaretti penna, 18 boccioli di Rosa di Gorizia, 4 patate violetta, olio di oliva per friggere, 25 cl di olio extravergine d’oliva, rosmarino, 4-5 grani di pepe nero intero, sale.

Due giorni prima, preparate l’olio aromatico aggiungendo il rosmarino e il pepe nero in grani all’olio extravergine d’oliva; chiudete con cura il contenitore e conservate al fresco e lontano dalla luce. Mondate i boccioli di radicchio conservando interi quelli piu teneri, lavateli e asciugateli. Lavate i calamaretti sotto l’acqua corrente eliminando ogni sorta d’impurita, asciugateli e conservateli al fresco. Lavate le patate e affettatele finemente. In una padella antiaderente scaldate l’olio d’oliva facendo attenzione che non superi mai i 170-180 c, quindi immergete un po’ per volta le fettine di patata. Appena cominceranno a diventare leggermente dorate e croccanti togliete dalla padella e appoggiatele su fogli di carta da cucina. In un’altra padella,scaldate un cucchiaio d’olio d’oliva e cuocete velocemente i calamaretti, per 2-3 minuti. Regolate di sale. Presentate il piatto con le foglie di radicchio e i boccioli interi, aggiungete qualche calamaretto e le fettine di patata. Salate e condite con l’olio al rosmarino.

 

Rosa di Gorizia con triglie di scoglio e mela friulana

Ingredienti per 6 persone: 12 boccioli di Rosa di Gorizia, 12 triglie di scoglio, 1-2 mele friulane tipo la Brnenka dal sapore dolce acidulo (in alternativa si puo utilizzare la varieta Granny  Smith), olio extravergine d’oliva delicato, sale, pepe nero macinato fresco.

Mondate i boccioli di radicchio conservando interi quelli piu teneri, lavateli e asciugateli. Pulite il pesce eliminando le teste e le interiorità e ricavatene dei filetti. Lavate le mele, tagliatele i nquarti e quindi a fettine sottili. Copritele con la pellicola e conservatele al fresco. In una padella antiaderente, scaldate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e cuocete per qualche minuto i filetti di triglia da entrambe le parti. Quando saranno ben dorati rimuoveteli dalla padella e aggiustate di sale. Preparate i piatti mescolando delicatamente il radicchio con le fettine di mela,quindi aggiungete i filetti di triglia. Condite con olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero.

 

 

Rosa con straccetti di carne affumicata e pistacchi

Tempo: 15 min

Ingredienti per 6 persone: 24 boccioli di Rosa di Gorizia, 100 g di Brusaula affettata (tipica carne secca affumicata del Friuli Venezia Giulia; in alternativa si possono utilizzare degli sfilacci di manzo) 60 g di pistacchi sgusciati, olio extravergine d’oliva, aceto di vino Sirk della Subida, sale, pepe nero macinato fresco.

Mondate i boccioli di Rosa di Gorizia conservando interi quelli piu teneri, lavateli e asciugateli. Tagliate la Brusaula a striscioline sottili. Mescolate il radicchio addieme alla carne e ai pistacchi. Salate, pepate e condite con un filo di olio e aceto.

 

Crema di merluzzo con Rosa di Gorizia saltata

Tempo: cca un’ora

Ingredienti per 6 persone: 300g di filetti di merluzzo, 200 g di fagioli bianchi freschi, 12 piccole Rose di Gorizia, 1 cipolla, 1 chiodo di garofano, 1 litro di  brodo vegetale leggero, olio extravergine d’oliva, sale, pepe bianco macinato fresco.

Pulite i fagioli e cuoceteli per trenta minuti in abbondante acqua salata assieme alla cipolla nella quale avrete conficcato il chiodo di garofano. Mondate il radicchio lasciando o boccioli interi, lavatelo e asciugatelo. Cuocete al vapore i filetti di merluzzo per dieci minuti. Scaldate un cucchiaio di olio in una padella antiaderente, poi mettetevi i filetti di merluzzo e i fagioli scolati: cuocete per qualche minuto a fuoco dolce mescolando spesso.

Aggiustate di sale (regolatevi in base al grado di sapidita del brodo che utilizzerete) e passate il composto in una casseruola. Aggiungete un poco per volta il brodo bollete e continuate la cottura  per 5-6min. Passate al mixer fino a ottenere una crema morbida e omogenea. In una padella antiaderente fate sciogliere una piccola noce di burro e saltate velocemente i radicchi. Servite la crema con un filo d’olio extravergine d’oliva e pepe bianco macinato fresco e completate con la Rosa di Gorizia saltata.

 

 

INSOLITI BOUQUET

 

Li avete assaporati in fantasiose insalate e colorati risotti. Ne sapete riconoscere il gusto delicatamente amarognolo e la consistenza croccante.

Ma li avete mai considerat come centrotavola decor?

di Marina Liverani

Shabby Chic:

Le rose del giardino sono elementi essenziali del moderni stile elegantemente trasandato, che riprende la natura e le sue imperfezioni esaltandone la bellezza, e predilige oggetti che,dimenticata la loro funzione primaria, scoprono di averne un’altra a sorpresa. La tavola shabby chic si veste con tessuti dai colori pastello, materiali naturali dal  sapore romantico e oggetti vintage. Invece del classico fiore, la Rosa di Gorizia, parimenti bella, ma ancor più shabby, cessa per un momento di essere ortaggio, e si reinventa corolla interpretando un’inconsueta materia creativa per il centrotavola invernale.

Rosa senza spine

Corolle prive steli, con i petali spavaldi arricciati all’indietro, le Rose di Gorizia possono essere composte, come in un mazzo, in un vaso di media altezza e dall’apertura abbastanza grande. Potete aiutarvi infilando la base di ogni radicchio (nella parte della piccola radice) su uno stecco di legno abbastanza lungo (creando una sorte di gambo), in modo da poterli comporre meglio. Oppure se preferite un centrotavola più ricco, scegliete un’antica insalatiera o una zuppiera di porcellana bianca, che con il suo candore farà risaltare ogni sfumatura delle foglie, adagiatevi una spugna per fiori già bagnata e perfettamente sagomata, dove infilerete le rose che avrete precedentemente munito di gambo(usando anche in questo caso gli stecchi di legno). Coprite tutta la superfice della spugna con le rose creando anche varie altezze,avendo cura che ogni corolla sia bene aperta e rivolta verso l’alto.

Colore di famiglia

A Gorizai son certi di saper individuare il nome del  produttore  del loro speciale radicchio solo guardando il colore e la forma del fiore. Ogni famiglia infatti, tramandosi di generazione in generazione i metodi di coltivazione, compie un’attenta selezione dei semi,in modo da garantire a ogni raccolto la speciale forma a corolla. Come esperti stilisti, gli agricoltori goriziani, miscelano le sementi per ottenere il colore desiderato, che identifica, come un marchio di famiglia, il produttore: rosso intenso, granato, variegiato, rosa sfumato o anche giallo. Cosi, ogni Rosa di Gorizia, tutt’altro che banale, ha varie nuance diverse, per realizzare bouquet monocolori oppure ricchi di sfumature.

 

Da CASA VIVA, gennaio 2012, n.460. Pg  123-130

Servizio di Martina Liverani

Ricette e food styling di Maddalena Caruso

Foto di Stefano Scatà

Premio Nonino 2012

 

PERCOTO (Udine) / Ci si avvicina al premio Nonino, uno dei più prestigiosi eventi letterari italiani. La giuria del premio ha reso noti i premiati e le motivazioni che hanno portato alla scelta dei vari riconoscimenti. Si tratta di un gruppo di giurati prestigiosi, a cominciare dallo scrittore anglo-caraibico V.S. Naipaul, premio Nobel per la letteratura, il poeta libanese Adonis, poi John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando
Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi. La 37 esima edizione è andata per il Premio Nonino  RISIT D’ÂUR 2012 ai Contadini degli Orti di Gorizia, il Premio internazionale al poeta Yang Lian  ( Libri Scheiwiller e Einaudi ), Michael Burleigh, storico del Novecento, (Rizzoli) ha vinto il premio “A un maestro del nostro tempo” , Hans Kung, studioso di religioni e politica,  (Rizzoli) ha ottenuto il “classico” premio Nonino.

Ecco le motivazioni rese note in data odierna dalla giuria che riportiamo integralmente: Premio Nonino Risit d’Âur 2012 ai CONTADINI DEGLI “ORTI DI GORIZIA” Ai Contadini degli orti di Gorizia che da oltre centocinquant’anni si tramandano gelosamente, di generazione in generazione, i preziosi semi della “ Rosa di Gorizia ”. … “nessuno di noi dà le sue sementi ad altri produttori, perché queste sono il nostro vero patrimonio“ dice Francesco Brumat, produttore con la moglie Anna in Piuma di Gorizia.
Francesco è uno degli otto contadini che nel 2000 hanno costituito l’associazione per tutelare, favorire e promuove in Italia ed all’estero il nome e la produzione tradizionale di questo straordinario radicchio a
forma di rosa vanto, sin dal 1873, degli “orti della città di Gorizia” definita dal Barone Karl Von Czoernig
“la Nizza Austriaca”.

Dal sito www.youreporternews.it

 

L’azzeruolo

A volte cespuglio a volte alberello, è comunque quello che fiorisce per primo in primavera. Selvatico da bosco fruttifica piccoli pomi rossi a grappolini,  gustosi e dissetanti, non vengono quasi mai consumati freschi a causa del loro gusto tannico  e un po legnoso, con loro si può comunque fare marmellate o confetture. Le varietà da coltivazione hanno frutti piu grossi, maturano fino a diventare morbidi, ottimi per  mostarde adattissime ad accompagnare formaggi saporiti o carni.

Una varietà di questi è quella che usiamo noi per la nostra mostarda.