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30 luglio, 2011
Cliccando sul link → (11_60) potete accedere al bellissimo articolo di Giulio Colombo pubblicato su Italia Squisita, che descrive in un modo quasi poetico il territorio e i suoi protagonisti..
Da Italia Squisita, n.11, agosto 2011
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28 luglio, 2011
Per svogliare la rivista clicca sul link!
Da VDG Magazine, agosto/settembre 2011
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26 luglio, 2011
GORIZIA. E’ una grandinata da record quella che si è abbattuta poco prima della mezzanotte di venerdì sulla provincia di Gorizia e in particolare sulla zona del Collio. Un evento meteorologico che ha determinato ripercussioni gravissime sui vigneti che rappresentanto la pregiata materia prima dei celebrati vini locali, famosi in tutto il mondo, distruggendo le uve bianche proprio a poche settimane da una vendemmia che si annunciava tra le più qualitative degli ultimi anni. I danni sono ancora da quantificare in via definitiva ma le prime stime lasciano intendere che il totale potrebbe superare i dieci milioni di euro e i Comuni colpiti sono pronti a chiedere il riconoscimento dello stato di calamità.
Il settore vitivinicolo, orgoglio del territorio isontino e insostituibile motore per l’economia, è in ginocchio: la vendemmia rischia di essere in buona parte azzerata e la mancata produzione vinicola determinerà un danno commerciale che si annuncia drammatico anche perchè, visto il costo delle polizze, molte piccole aziende non sono assicurate. «I danni, oltre alla zona del Collio, si registrano in un’area che va da Gradisca fino al capoluogo – spiega il presidente della Coldiretti di Gorizia Antonio Bressan –. Nel Gradiscano, oltre ai vigneti, hanno subito danni gravi anche numerose colture di mais e soia che sono proprio in questo periodo dell’anno in fase di fioritura.
Nel Cormonese e a Dolegna molti vigneti sono stati compromessi fino al 100%. I tecnici dell’ispettorato agrario hanno già effettuato i primi sopralluoghi e per una quantificazione definitiva dei danni dovremo aspettare le giornate di lunedì e martedì quando le uve si saranno asciugate. In diversi siti sono stati compromessi anche i tralci, non solo i grappoli. Questo significa che le conseguenze di questa calamità si ripercuoteranno per anni. E’ un rammarico doppio perchè le valutazioni sulle uve erano ottimali e lasciavano presagire una vendemmia straordinaria. Temo che, complessivamente, i danni prodotti da questa grandinata record in provincia di Gorizia possano superare i dieci milioni di euro. Erano almeno vent’anni che non vedevamo una cosa del genere». «La grandinata è durata almeno mezz’ora – rimarca Luigi Soini, direttore della Cantina Produttori Cormòns –. I vigneti sono stati danneggiati a macchia di leopardo, in un’area di circa 300 ettari ce ne sono alcuni persi fino al 30 %, in altri si arriva al 100%. Ci saranno perdite significative sulla produzione». Particolarmente colpite le località di Brazzano e Plessiva con danni mediamente tra l’80% e il 100%. Situazione gravissima a Dolegna del Collio: «la grandinata ha flagellato i vigneti soprattutto nelle località di Vencò e Ruttars – spiega il sindaco Diego Bernardis –. Là le uve sono state compromesse al 70-80 % e stiamo parlando di zone che si caratterizzano per la propria produzione d’eccellenza. Nel nostro territorio comunale ci sono danni per milioni di euro. Inoltre la pioggia successiva alla grandine ha determinato sommovimenti preoccupanti del terreno oltre a problemi sulle strade, invase dal terriccio».
Danni significativi, anche alle abitazioni e alle grondaie, si sono registrate inoltre a Mossa e Capriva. Nelle zone colpite dalla devastante grandinata effettueranno i sopralluoghi anche i tecnici della Provincia. Proprio l’ente provinciale, come ha sottolineato ieri l’assessore all’agricoltura Mara Cernic, è pronto «a sostenere le aziende agricole colpite dall’evento meteorologico, promuovendo in accordo con la Regione le previste misure d’aiuto». A certificare l’eccezionalità dell’evento che ha caratterizzato la serata di venerdì, infine, hanno provveduto gli esperti dell’Osservatorio meteorologico regionale (Osmer) parlando di «una delle peggiori grandinate mai viste negli ultimi anni nel Friuli Venezia Giulia».
articolo di Pietro Tallandini, il Messagero Veneto, domenica 24.07.2011
Mezz’ora di grandine sulla Venezia Giulia
danneggiati i vitigni del Collio goriziano
Colpita la zona tra Dolegna e Capriva. «Vigneti danneggiati
a macchia di leopardo, in alcuni casi è andato perso il 100%»
TRIESTE – Una delle peggiori grandinate degli ultimi anni ha colpito nella notte la Venezia Giulia, in particolare provocando danni ai vitigni del Collio goriziano. Lo riferiscono i previsori dell’Osservatorio meteorologico regionale (Osmer). In provincia di Gorizia la situazione peggiore. «La grandinata è durata mezz’ora – ha riferito all’Ansa Luigi Soini, titolare della Cantina Produttori Cormons – e ha coperto una zona che va da Dolegna a Capriva. Qui i vigneti sono stati danneggiati a macchia di leopardo, in un’area di circa 300 ettari ce ne sono alcuni persi per il 15-30%, altri per il 100%».
Per capire l’esatta entità dei danni bisognerà aspettare qualche giorno. «Le uve colpite sono bianche – ha concluso Soini – quindi bisogna aspettare che si asciughino per capire i danni. Di sicuro però ci saranno perdite sulla produzione».
Da IL GAZZETTINO
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25 luglio, 2011
Da ITALIA A TAVOLA, luglio/agosto 2011, anno XXIII. , nr. 194
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21 luglio, 2011 Arrivata l’estate, Beba cerca un angolo tranquillo per rinfrescarsi.. l’ha trovato alla piscina della Subida.
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19 luglio, 2011 “Le prelibatezze della gastronomia Friulana scelte da Kafer”
Da Kafer, 2011/3
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18 luglio, 2011
Da Primorski Dnevnik, 4.luglio.2011
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12 luglio, 2011
I Vini Di Edi Keber A Zegla (go)
di Giuditta Lagonigro.
Edi Keber, viticoltore di Zegla, località del Collio a pochi metri dalla Brda slovena, è uno dei massimi esponenti di questo territorio; l’eccellente qualità dei suoi vini corre in parallelo con la vivacità del carattere vulcanico di questo contadino (tale si definisce), fucina di sempre nuove idee per la valorizzazione della sua terra, portatore sano di un grande entusiasmo con cui coinvolge tutti gli amici, produttori e non.
Edi Keber, in vigna, ha continuato il lavoro dei suoi genitori e dei suoi zii, con la stessa passione ed un grande amore per la vita semplice, a stretto contatto con la Natura, non mancando anche di allargare le sue iniziative alla promozione di manifestazioni culturali (ultima una mostra di quadri, itinerante per “cantine”…). Splendida la sua famiglia, Silvana, paziente e fidata consorte, la piccola Veronika ed il giovane Kristian, erede già autorevole. Proprio a Kristian chiediamo di parlarci dell’azienda.
Kristian Keber: L’azienda si estende su 10 ettari di vigneto, tutti in località Zegla, con un’ottimale esposizione verso sud.
Giuditta: qualche informazione sui vigneti.
Kristian Keber: Il sistema di allevamento delle viti è del tipo Guyot, con una produzione di circa 1-1,5 kg per pianta e con una densità di impianto di 5000 ceppi per ettaro.
Giuditta: come vinificate?
Kristian Keber: La raccolta delle uve è rigorosamente manuale. La vinificazione è di tipo tradizionale. L’uva raccolta viene pressata a grappolo intero per preservare le ossidazioni in pigiatura, di seguito il mosto viene chiarificato e posto nelle celle in cemento dove avviene la fermentazione. In tali contenitori il vino si affina per 5 mesi. Una percentuale del 20% viene pure lavorata in contenitori di rovere da 4 ettolitri.
Giuditta: Il vostro prodotto di punta è stato, fino allo scorso anno, il Tocai (oggi Friulano), grande vino con un intrinseco ed inconfondibile gusto… Keber. Però, con dispiacere dei tanti estimatori, nel 2008 avete fatto una scelta radicale. Raccontaci cos’è successo.
Kristian Keber: L’annata 2008 ha segnato un traguardo epocale per la storia della nostra azienda in quanto dai due vini bianchi prodotti, cioè il Tocai Friulano ed il Collio (da uve Tocai, Ribolla, Malvasia, Pinot), siamo passati alla produzione di un unico vino a bacca bianca, cioè il Collio, composto essenzialmente da uve Tocai Friulano. Questa varietà assume un’eccellente qualità proprio nella zona cormonese; coltivata sulla “ponka” (flysh) -la ponka è un tipo di terreno composto da marna e arenaria-, da’ vita ad un vino molto struttutato e di buona grassezza. Il 90% della produzione sarà destinato a questo nuovo ed importante vino, il Collio, per l’appunto. Con tale progetto crediamo di dare ancora più prestigio a tale vino e al territorio stesso.Oltre a ciò vogliamo semplificare la scelta al consumatore che, quando chiederà un “Keber” saprà di bere un Collio da base uve Tocai Friulano.
Ringrazio Kristian ed aggiungo che di grande interesse è la versione non filtrata del Collio Bianco-prodotto da vecchi vigneti di Ribolla gialla, Malvasia e Tocai Friulano-; il vino viene mantenuto sui suoi lieviti naturali e messo in bottiglia senza essere filtrato. Non meravigliatevi quando sull’etichetta leggerete: Agitare prima dell’uso! Il movimento servirà a mettere in circolo tutte le particelle vitali presenti nella bottiglia, rigorosamente una magnum… Per gli appassionati di vino rosso aggiungiamo che l’Azienda Keber ha una limitata produzione di Collio Rosso, da uve Merlot e Cabernet Franc, vinificato e maturato in legno per sei mesi. I Keber danno anche ospitalità, attraverso un B&B; le stanze sono con vista sul Collio e Silvana non fa mancare le leccornìe dolci e salate per una prima colazione robusta, necessaria per procedere con le ossigenanti passeggiate lungo i vigneti…
L’indirizzo della cantina di Keber Edi è
Località Zegla,17
34071 Cormons (Go)
tel/fax 0481 61 184
mail: edikeber@tin.it
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11 luglio, 2011
Dal mensile DEGUSTA, giugno 2011
www.degusta.it
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8 luglio, 2011
Cliccando sul link trovate la versione scaricabile in PDF della rivista GIRO ESTATE 2011 dove c’e anche un bellissimo articolo sul Collio!
Giro – anno VII – nr. 2 – edizione estate 2011
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