I guardiani del Vino, della Cantina, delle Vigne…..
Essi sono “sintesi apotropaica di colore fatto rilievo: due coppie di “bravi” appostati all’ingresso dell’area sacra a Dioniso, zazzeruti e ringhianti, che filtrano l’accesso all’alchemica bottega.
Da un lato essi difendono il locale dove le bottiglie già mature attendono di prendere la propria strada verso distanti contesti domestici e amicali, nei quali spandere il proprio effluvio oracolare, che profuma e parla dei gusti profondi di una terra che tante ne ingloba, nello spessore umano della sua storia. Contesti in cui la bottiglia-bossolo di Collio, con la sua forma vagamente boccioniana, andrà a inserirsi con la medesima dose di irriverente eleganza presente nelle Nature morte di Maurizio Armellin (…)” (da “Il Vin che dorme e la gallina intelligente”, Presentazione critica di Fulvio Dell’Agnese, Pordenone 10 Ottobre 2010)
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